L’insulino resistenza è una condizione in cui le cellule del corpo diventano meno sensibili all’insulina, il che può portare a un aumento dei livelli di zucchero nel sangue e ad altri problemi di salute, in primis il diabete di tipo 2.

in condizioni di normalità, i recettori delle cellule sono sensibili all’azione dell’insulina, pertanto il glucosio riesce ad entrare nelle cellule, riducendo la glicemia.

in condizioni di insulino resistenza, i recettori delle cellule NON sono sensibili all’azione dell’insulina, pertanto il glucosio NON riesce ad entrare nelle cellule, alterando la glicemia.
La causa precisa dell’insulino resistenza non è ancora del tutto nota, ma si pensa che possa essere dovuta a una combinazione di fattori genetici e ambientali, tra cui l’obesità, lo stile di vita sedentario e un’alimentazione poco salutare.
I sintomi dell’insulino resistenza possono includere stanchezza, aumento di peso, aumento della fame e della sete, problemi di digestione, e cicli mestruali irregolari nelle donne. Tuttavia, spesso non ci sono sintomi evidenti e la condizione può essere diagnosticata solo attraverso un esame del sangue che valuta i livelli di insulina e di zucchero nel sangue.
La cura per l’insulino resistenza include l’adozione di uno stile di vita salutare, compresi una dieta equilibrata e l’esercizio fisico regolare. In alcuni casi, può anche essere necessario l’uso di farmaci per controllare i livelli di zucchero nel sangue.
L’indice HOMA (Homeostatic Model Assessment) è un test che può essere utilizzato per valutare la funzione delle cellule beta del pancreas, che producono insulina, e la resistenza all’insulina. Si basa sulla misurazione dei livelli di insulina e di glicemia nel sangue a digiuno.
Il calcolo dell’indice HOMA viene effettuato con le seguenti formule:
- HOMA = (glicemia a digiuno X insulinemia a digiuno) / 22.5, laddove l’unità di misura della glicemia è in mmol/L;
- HOMA = (glicemia a digiuno X insulinemia a digiuno) /405, laddove invece la glicemia viene espressa in milligrammi/dL.
Valori di HOMA inferiori a 1 indicano una buona sensibilità all’insulina, mentre un valore superiore a 2,5 indica una resistenza all’insulina.
Tuttavia, va notato che i valori ottimali possono variare a seconda della popolazione in cui viene effettuato il test. Inoltre, la diagnosi di resistenza all’insulina non si basa solo sull’indice HOMA, ma richiede una valutazione complessiva dei sintomi, della storia medica e dei risultati di altri test.
In generale, valori di HOMA superiori a 2,5 possono essere associati ad un rischio aumentato di diabete di tipo 2 e altre patologie metaboliche, mentre valori inferiori a 1 possono essere associati ad un rischio ridotto di queste patologie.
È importante sottolineare che la valutazione dell’indice HOMA deve essere effettuata dallo specialista di riferimento e che i risultati devono essere interpretati alla luce dell’intera situazione clinica del paziente.
Per quanto riguarda l’alimentazione per l’insulino resistenza, è importante seguire una dieta equilibrata e salutare che includa alimenti ad alto contenuto di fibre, proteine magre, e grassi sani.
Ecco alcune raccomandazioni dietetiche che possono aiutare a gestire l’insulino resistenza:
- Seguire una dieta a basso indice glicemico: Ciò significa evitare alimenti ad alto contenuto di zucchero e carboidrati raffinati, come lo zucchero da tavola, pane bianco, biscotti, torte e altri alimenti simili.
- Aumentare l’assunzione di fibre: Gli alimenti ricchi di fibre, come frutta, verdura, cereali integrali, legumi e semi, possono aiutare a ridurre l’assorbimento di zuccheri e migliorare la sensibilità all’insulina.
- Consumare proteine magre: Includere proteine magre come pollo, tacchino, pesce, uova e tofu nella dieta può aiutare a mantenere la glicemia stabile e a prevenire i picchi di zucchero nel sangue.
- Limitare l’assunzione di alimenti contenenti lattosio: Ridurre l’assunzione di alimenti contenenti lattosio, come latte e prodotti lattiero-caseari, possono aiutare a migliorare la sensibilità all’insulina.
- Consumare alimenti ricchi di minerali e vitamine: Alcuni minerali e vitamine, come magnesio, cromo e vitamina D, possono aiutare a migliorare la sensibilità all’insulina. Includere alimenti come noci, semi, spinaci e lattuga nell’alimentazione può fornire questi nutrienti.
La dieta gioca, quindi, un ruolo importante nella gestione dell’insulino resistenza e può aiutare a migliorare la sensibilità all’insulina.
Ecco un esempio di schema dietetico per l’insulino resistenza:
Colazione:
- 1 porzione di frutta fresca
- 1 porzione di cereali integrali (ad esempio avena o quinoa)
- 1 porzione di proteine magre (ad esempio uova o yogurt greco)
Spuntino:
- 1 porzione di verdure crude (ad esempio carote, sedano o peperoni)
Pranzo:
- 1 porzione di verdure crude e/o cotte
- 1 porzione di legumi (ad esempio fagioli, lenticchie o ceci)
Spuntino:
- 1 porzione di frutta fresca
- 1 porzione di noci o altra frutta secca
Cena:
- 1 porzione di verdure cotte e/o crude
- 1 porzione di cereali integrali
- 1 porzione di proteine magre (ad esempio carne magra, pesce o tofu)
In alcuni casi di insuccesso di dimagrimento con diete a basso indice glicemico e/o con un quantitativo basso di carboidrati (40-50% di carboidrati) si può prendere in considerazione il trattamento dietetico di tipo chetogenico. Questo tipo di dieta può essere utile per gestire l’insulino resistenza, poiché limita l’apporto di carboidrati e può aiutare a ridurre i picchi di glicemia nel sangue e migliorare la sensibilità all’insulina.
Tuttavia, è importante sottolineare che la dieta chetogenica non è adatta a tutti e può comportare alcuni rischi per la salute, come ad esempio la carenza di alcuni elementi essenziali e il rischio di effetti collaterali come la stipsi, stanchezza, debolezza, crampi muscolari, ecc.
Per tali motivi, se si decide di intraprendere una dieta chetogenica per gestire l’insulino resistenza, è importante farlo sotto la guida di un nutrizionista abilitato esperto, che possa aiutare a pianificare un regime alimentare equilibrato e sicuro.
Inoltre, è importante limitare l’assunzione di alcol e fare esercizio fisico regolarmente, poiché entrambi possono aiutare a migliorare la sensibilità all’insulina. Prima di apportare modifiche alla propria dieta o iniziare un programma di esercizio fisico, è sempre consigliabile consultare il proprio medico.